Ordine dei Carmelitani Scalzi

Un po' di storia

L’Ordine dei Carmelitani non ha un fondatore specifico e prende il suo nome da una catena montuosa della terra di Israele: il Carmelo. Proprio sul promontorio che domina Haifa un gruppo di ex-crociati si ritira all’inizio del XIII secolo per condurre una vita solitaria di preghiera e di comunione secondo lo stile del grande profeta Elia e sul modello della Vergine Maria, che chiamano “Sorella”. Intorno al 1210 il gruppetto, che sta costruendo un bel monastero e una cappella dedicata a Maria, chiede a S. Alberto, Patriarca di Gerusalemme, una Regola di vita per poter meglio seguire Cristo, in comunione con la Chiesa. Nasce così il testo fondamentale dell’Ordine, fatto di una ventina di paragrafi in tutto: essenziale certo, ma profondo e concreto.
Verso la metà del secolo, sotto la pressione islamica, gli eremiti si trasferiscono in Europa, avviando la trasformazione in Ordine mendicante. Alla fine del secolo, in seguito alla conquista della Palestina da parte del Sultano, abbandonano il monastero originario.
Con i secoli XIV e XV, specialmente a causa della grande peste, l’Ordine si rilassa e alleggerisce il rigore della Regola, ma già all’inizio del XV sec. cominciano i movimenti di riforma per ritornare allo stile dei primi tempi. In questo periodo nasce il ramo femminile, le Monache, e, proprio da loro, nascerà il nuovo Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Siamo nel 1562 quando S. Teresa di Gesù, monaca di Avila (Spagna) decide di fondare il monastero di S. Giuseppe, secondo la Regola primitiva. Ben presto conquista anche la fiducia di S. Giovanni della Croce ed inizia così la riforma dei Padri, fondando il convento di Duruelo (Castiglia): è il 28 novembre 1568. Così comincia il cammino del nuovo Ordine tra entusiasmi e difficoltà, diventerà formalmente indipendente nel 1593, quando i Carmelitani Scalzi (“riformati”) ormai sono già diffusi in Spagna e altrove. Infatti nel 1584, due anni dopo la morte di Teresa, li troviamo a Genova per fondare il primo convento fuori della Spagna. La terra italiana sembra fecondare particolarmente l’Ordine e spingerlo ad un’apertura missionaria, tanto che Clemente VIII erigerà la Congregazione dei Carmelitani Scalzi d’Italia, con riferimento al convento di S. Anna (Genova), congregazione che si accrescerà sempre più fino ad assorbire tutto l’Ordine.
Attualmente i Carmelitani Scalzi sono circa 4.000 e sono presenti in tutti i continenti con quasi 600 case, suddivise in una cinquantina di province.

Carisma

Il ritorno alle origini, con una interpretazione più attenta della Regola così come l’hanno voluta S. Teresa e S. Giovanni, ha caratterizzato i Carmelitani Scalzi per la fusione tra l’ideale contemplativo e quello apostolico. Al Carmelo si cerca di unire ingredienti, apparentemente difficili da conciliare: ritiro nell’orazione e zelo per la salvezza del mondo, silenziosa solitudine e slancio missionario.
La spiritualità del Carmelo risplende anzitutto grazie ai suoi tre Dottori della Chiesa, Teresa di Gesù, Giovanni della Croce e Teresa di Gesù Bambino; ma anche attraverso circa 50 Santi e Beati, che hanno lasciato insegnamenti preziosi per l’Ordine e la Chiesa: Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), Raffaele Kalinowskj, Elisabetta della Trinità e tutti gli altri.
Al centro del cammino spirituale del Carmelitano c’è Cristo, che l’anima cerca attraverso l’Orazione mentale: un’esperienza quotidiana di preghiera, che Teresa definisce “un rapporto di amicizia, un trovarsi frequentemente da soli a soli con chi sappiamo che ci ama”... tutto nasce da qui, anche l’impegno missionario.
L’Ordine poi conserva sempre un legame forte con Maria, in modo particolare attraverso il segno dello Scapolare, che ogni religioso indossa come parte dell’abito, ma che viene condiviso con moltissimi laici attraverso la Confraternita. Una maggiore partecipazione alla spiritualità spinge molti laici a divenire membri dell’Ordine secolare (terz’ordine).

Presenza in Liguria

A Genova i padri sono presenti nel convento di S. Anna, che è casa di Studentato e centro di accoglienza per giovani che vogliono sperimentare la vita e la spiritualità carmelitana. Sempre in diocesi, ad Arenzano, ci sono il Santuario di Gesù Bambino e il Seminario minore; quest’ultimo è stato voluto dal Card. Anastasio Ballestrero (Genova 1913 – Bocca di Magra 1998), eminente figura per il Carmelo (Priore di S. Anna, Provinciale ligure e Generale dell’Ordine) e per la Chiesa (Presidente della CEI, Arcivescovo di Bari e, poi, di Torino).
Al convento di Genova fa capo la Provincia Ligure dei Carmelitani Scalzi con 6 case in Liguria, 5 nella Repubblica Centrafricana e 2 nella Repubblica Ceca. Qui ancora oggi, molti giovani donano la vita al Signore e la Chiesa con l’entusiasmo di S. Teresa e di S. Giovanni, sull’esempio di Elia.

Riferimento in Genova

P.Domenico Rossi ocd
Convento S. Anna
Piazza S. Anna 8
16125 Genova
tel. 010.2770433 e cell. 349.6877616
e mail conventogenova@carmeloligure.it
sito  www.carmelitaniscalzi.com
www.ocd.pcn.net


 
 
   
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